domenica 22 agosto 2010

Ci dobbiamo sforzare di costruire uno Stato in cui gli operai mantengano la loro direzione sui contadini, godano della fiducia dei contadini e con la più grande economia eliminino dai rapporti sociali ogni traccia di sperpero. Dobbiamo ridurre il nostro apparato statale in modo dafare la massima economia. Dobbiamo eliminare ogni traccia di quello che la Russia zarista ed il suo apparato burocratico e capitalistico ha lasciato in così larga misura in eredità al nostro apparato. Non sarà questo il regno della grettezza contadina ?
No. Se la classe operaia continuerà a dirigere i contadini, avremo la possibilità, gestendo il nostro Stato con la massima economia, di far sì che ogni più piccolo risparmio serva a sviluppare la nostra industria meccanica, a sviluppare l'elettrificazione, l'estrazione idraulica della torba, a condurre a termine la centrale elettrica del Volkhov, ecc. Questa e solo questa è lanostra speranza. Solo allora, per dirla con una metafora, saremo in grado di passare da un cavallo all'altro, e precisamente dalla povera rozza contadina del mugik, dal ronzino dell'economia, adatto a un paese contadino rovinato, al cavallo che il proletariato cerca e non può non cercare per sé, al cavallo della grande industria meccanica, dell'elettrificazione, della centrale elettrica del Volkhov, ecc..(da "Meglio meno, ma meglio" Lenin 1923)

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