lunedì 9 aprile 2012

"La condizione di precarietà, osserva P Bourdieu, nella misura in cui rende tutto il futuro incerto, impedisce qualsiasi forma di anticipazione razionale, e, in particolare, quel minimo di fede e di speranza nel futuro che è necessario per ribellarsi, soprattutto collettivamente, contro il presente, anche quello più intollerabile. La capacità di proiettarsi nel futuro è necessaria per poter attivare tutti i comportamenti cosiddetti razionali (...) per concepire un progetto rivoluzionario, vale a dire un'ambizione ragionata di trasformare il presente in riferimento ad un futuro progettato, bisogna avere un minimo di presa sul presente" (Zygmunt Bauman, La società individualizzata, Il Mulino, Bologna, 2002)-

http://ilcomunista23.blogspot.it/2012/04/zygmunt-bauman-la-societa.html

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