sabato 12 gennaio 2013

U.Marani e N.Ostuni: Debito statale, debito sovrano, debito pubblico, debito dei cittadini

 Se assumiamo che il nuovo flusso di titoli sia sottoscritto dai residenti, e che essi stessi saranno chiamati al pagamento della maggiore tassazione, non si determineranno effetti redistributivi: i soggetti che percepiranno una maggiore “rendita” saranno i medesimi colpiti dalla tassazione aggiuntiva, “necessaria” a mantenere invariati i saldi di bilancio. Introiti ed esborsi non sono altro che una partita di giro per i medesimi soggetti. Effetti redistributivi, invece, si manifesteranno in un’economia chiusa se una parte dei cittadini, chiamata a sopportare i nuovi oneri della tassazione, non sia detentrice di titoli pubblici. In tal caso essa non percepirà la nuova rendita ma sarà oggetto, tramite la tassazione, di un decremento del reddito disponibile. Effetti ancor più interessanti si determinano ove, rimuovendo l’assunzione di totale sottoscrizione domestica, si analizzano gli effetti degli acquisti e della detenzione di titoli da parte di operatori esteri, quelli che, istituzionalmente o meno, si caratterizzano per una diversificazione internazionale del proprio portafoglio. Nel loro caso l’incremento del tasso nazionale, e dunque dello spread rispetto al paese benchmark, può essere significativo in relazione sia al flusso di nuovi acquisti sia allo stock di titoli detenuti. In definitiva il passaggio del debito dalla responsabilità del sovrano o dello stato a quella del cittadino ha implicazioni rilevanti sulla ripartizione di reddito e di ricchezza.                                                                                http://www.sinistrainrete.info/politica-economica/2497-umarani-e-nostuni-debito-statale-debito-sovrano-debito-pubblico-debito-dei-cittadini.html

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