mercoledì 8 aprile 2015

Repubblica,libro I: sulla giustizia.



Perché tu credi che i pastori o i bovari mirino al bene delle
pecore o dei buoi e li ingrassino e li curino con uno scopo diverso dal bene
dei padroni e loro proprio. E così pensi che anche i governanti degli stati,
intendo i governanti nel vero senso della parola, siano rispetto ai sudditi in
uno stato d’animo assai diverso da quello che si può avere rispetto a pecore
”.

La "gente comune" di allora la pensava più o meno come la "gente comune" di oggi, e cioè che il giusto è un fesso e l'ingiusto un furbo.

http://www.controappuntoblog.org/2012/02/25/trasimaco-e-il-sospetto-sul-potere-e-sulla-giustizia/
http://www.filosofico.net/polfrode/polfrode3.htm

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