giovedì 28 ottobre 2010

Il vero nemico pubblicata da Storie Partigiane

Il vero nemico         

"Il vero nemico, quello che impedisce ogni libertà e ogni possibilità di esistenza civile è la piccola borghesia dei paesi. È una classe degenerata, fisicamente e moralmente: incapace di adempiere la sua funzione, e che solo vive di piccole rapine e della tradizione imbastardita di un diritto feudale. ...Finché questa classe non sarà soppressa e sostituita non si potrà pensare di risolvere il problema meridionale. Questo problema, nel suo triplice aspetto, preesisteva al fascismo; ma il fascismo, pure non parlandone più, e negandolo, l'ha portato alla sua massima acutezza, perché con lui lo statalismo piccolo-borghese è arrivato alla più completa affermazione. Noi non possiamo oggi prevedere quali forme politiche si preparino per il futuro: ma in un paese di piccola borghesia come l'Italia, e nel quale le ideologie piccolo-borghesi sono andate contagiando anche le classi popolari cittadine, purtroppo è probabile che le nuove istituzioni che seguiranno al fascismo, per evoluzione lenta o per opera di violenza, e anche le più estreme e apparentemente rivoluzionarie fra esse, saranno riportate a riaffermare, in modi diversi, quelle ideologie; ricreeranno uno Stato altrettanto, e forse più lontano dalla vita, idolatrico e astratto, perpetueranno e peggioreranno, sotto nuovi nomi e nuove bandiere, l'eterno fascismo italiano"
Da: Carlo Levi, Cristo si è fermato ad Eboli (1944)


martedì 5 ottobre 2010

Il ruolo della Cina nella crisi attuale dell'economia mondiale - proteo -

A causa dei progressi nel grado di integrazione all’interno dell’economia mondiale, la Cina ha subito gli effetti della crisi mondiale; tuttavia, le peculiarità del modello economico cinese si riflettono nelle caratteristiche dell’impatto: l’esposizione diretta alla crisi è stata limitata e l’effetto più forte deriva dal calo delle esportazioni e degli investimenti esteri. • La conseguenza negativa più rilevante della crisi è la crescita della disoccupazione, che rispecchia il rallentamento del tasso di crescita. • La Cina può far leva sulle caratteristiche del proprio modello economico che hanno limitato l’impatto, e sui punti di forza che la pongono in una posizione migliore degli altri paesi nel processo di recupero. • La crisi ha messo in evidenza le peculiarità del modello economico cinese, nella misura in cui aspetti tradizionalmente oggetto di critica si sono invece rivelati punti di forza nel proteggere l’economia del “Gigante Asiatico”. • Ci si aspetta che le misure adottate contribuiscano a delineare un modello economico meno dipendente dalle esportazioni, e che aiutino il paese ad uscire rafforzato dalla crisi. • Va messo in risalto il contributo cinese all’uscita dalla crisi, evidente nelle responsabilità che il paese si è assunto a livello mondiale in termini di politiche di cooperazione e concertazione. • La crisi sta facendo da catalizzatore del ruolo emergente della Cina sullo scenario mondiale, e del sempre maggiore protagonismo del paese asiatico                                                                                                        .http://www.proteo.rdbcub.it/article.php3?id_article=746