lunedì 30 marzo 2015

Encomio della scuola pubblica - Pietro Cataldi





Chiunque manchi di impegnarsi perché la scuola (e
l’università), la giustizia e il sistema sanitario pubblici e di massa
funzionino meglio, e in nome delle loro manchevolezze a volte anche gravi si
creda legittimato a ridurne lo spazio, non lavora per il bene dell’umanità e
per il suo “progresso” reale ma per interessi diversi, di individui singoli
magari, ma non certo dell’universale umano e dell’universalità degli umani.