mercoledì 8 aprile 2015

Repubblica,libro I: sulla giustizia.



Perché tu credi che i pastori o i bovari mirino al bene delle
pecore o dei buoi e li ingrassino e li curino con uno scopo diverso dal bene
dei padroni e loro proprio. E così pensi che anche i governanti degli stati,
intendo i governanti nel vero senso della parola, siano rispetto ai sudditi in
uno stato d’animo assai diverso da quello che si può avere rispetto a pecore
”.

La "gente comune" di allora la pensava più o meno come la "gente comune" di oggi, e cioè che il giusto è un fesso e l'ingiusto un furbo.

http://www.controappuntoblog.org/2012/02/25/trasimaco-e-il-sospetto-sul-potere-e-sulla-giustizia/
http://www.filosofico.net/polfrode/polfrode3.htm

lunedì 30 marzo 2015

Encomio della scuola pubblica - Pietro Cataldi





Chiunque manchi di impegnarsi perché la scuola (e
l’università), la giustizia e il sistema sanitario pubblici e di massa
funzionino meglio, e in nome delle loro manchevolezze a volte anche gravi si
creda legittimato a ridurne lo spazio, non lavora per il bene dell’umanità e
per il suo “progresso” reale ma per interessi diversi, di individui singoli
magari, ma non certo dell’universale umano e dell’universalità degli umani.