sabato 28 gennaio 2012

E tuttavia non è sicuro che il grande colpo dei “mercati” contro il debito sovrano europeo possa finire in bellezza, a leggere una notiziola apparsa sul finire del 2011. Sembra che in un incontro a Pechino tra i primi ministri giapponese e cinese, Tokio si sia impegnato ad acquistare nel 2012 i titoli del debito sovrano cinese aumentando la quota di renmimbi detenuta nella propria riserva valutaria. E’ «una mossa che dovrebbe indebolire le altre monete globali: l’euro, ma soprattutto il dollaro, e consolidare la guida cino-giapponese nel commercio mondiale e nell’area del Pacifico» (Cina e Giappone, alleanza sulle valute, “La Repubblica”, 27.12.2011). Si capisca bene. La Cina entrerebbe di prepotenza sul mercato dei debiti sovrani richiamando il risparmio verso i propri titoli garantiti da una riserva valutaria imponente e valutati da una sua agenzia di rating (la Dagong) concorrente con quelle anglo-americane. E il Giappone, finora il massimo acquirente dei titoli pubblici americani, trasferirebbe i propri fondi da Washington a Pechino. Sarebbe una fuga del risparmio dal debito sovrano degli Stati Uniti che annullerebbe la grande fatica compiuta nel 2011 per allontanarlo invece dal debito sovrano europeo. E sarebbe altresì la conferma del detto che il delitto non paga mai. - Giorgio Gattei -

http://www.sinistrainrete.info/crisi-mondiale/1857-giorgio-gattei-la-grande-crisi-dei-debiti-sovrani-2011-2012.html                                                                                                                                                                                                                                   http://www.spiritocritico.it/economia/il-destino-dei-piigs-portogallo-irlanda-italia-grecia-spagna/

giovedì 26 gennaio 2012

http://www.controappuntoblog.org/2012/01/26/debito-pubblico-andrea-fumagalli/

                                                                                                                         

martedì 17 gennaio 2012