martedì 28 gennaio 2014

Marco Paolini I Miserabili

        ...un tocco di "classe"...     una bella immagine dei risultati della cultura "post-moderna"...

lunedì 27 gennaio 2014

Parole per Valerio - Monica per Carla -

Buona sera a tutti, ehm, scusate mi devo schiarire la voce. Ho fumato la mia Marlboro due minuti fa, il medico mi ha detto di non fumare, ho avuto tanti tumori sapete, mica solo uno, però mi piace fumare io gliel’ho detto. Lui vorrebbe che io campassi cento anni, quasi ci sono. Ecco vedete? Parlo al presente, ma chi se ne frega. Tanto io non sono morta. Perché qualcuno si ricorda che me ne sono andata? Io no, quindi per voi, anche se è passato qualcosa che è più di un anno non deve importare. Valerio e io. Valerio..
Insomma sì, Valerio e io non siamo mai morti. E non è un giochino della memoria che a tanti piace fare.
E mannaggia come sempre divago, lo diceva sempre Sardo. Ok ricominciamo. Posso accendermene un’altra? Andiamo in cucina che lì c’è l’aspiratore, l’ho fatto mettere nuovo che funziona una meraviglia! Ma prima devo andare a togliere dal sole le tartarughine, una è diventata enorme e aggressiva, non vorrei che mangiasse le altre…
Insomma sì sono morta e mi ricordo che ero imbottita di sonnifero, mi dicevano che era per il dolore, io no, voglio essere sveglia, vigile dicevo a quell’infermiera, lei zitta. Mi hanno sempre fatto infuriare certe persone che zitte fanno quello che dicono gli altri. Io non sono mai stata così, nemmeno quando mi sono sposata e allora essere mogli non è come adesso, ma niente affatto, figuriamoci con mia suocera che era una baronessa e mia madre bellissima. Io bellissima forse no, ma una rompiscatole, e per questo finirete per ricordarvi di me. Di me e di Valerio. Ho scritto un libro, l’avete letto? Andate a comprarlo, siete così giovani, tanto lontani da quegli anni. Andateci, qualcosa si capisce lì e di folgorante qualcosa succederà, questo lo dicevo sempre e ne sono sempre stata certa. Insomma dicevo, (si accende la sigaretta davvero stavolta), io ero incazzata nera. Un po’ con tutti, eh, nessuno escluso. Mi sono sempre battuta, anche prima di tutta questa brutta storia. Ho sempre avuto questo caratteraccio. Ma questo no, che me ne andassi prima che la verità venisse a galla, questo mi fa disperare e arrabbiare. Mi domando se è tutto questo veleno che non mi abbia ucciso. Credo proprio di sì. Eppure Valerio, se l’aveste conosciuto. Non perché era mio figlio sapete, ma era un ragazzo splendido. Tutte le mamme, non per immodestia, me lo invidiavano. Bello e intelligente. Un gran sportivo. E molto più avanti della sua età. Era un po’ come me, avesse preso da Sardo… quello che si metteva in testa faceva. Io una volta l’ho seguito in treno, lui se n’è accorto solo dopo. Era andato a una delle sue manifestazioni, sì perché lui era un ragazzino ma già era attivamente impegnato in politica. Era un comunista, molti dicono autonomo, no sia chiaro io lo specifico sempre, erano i gruppi autonomi scolastici dell’Archimede, è una cosa diversa, ci tengo a dirlo. Era proprio comunista. E ci credeva in quel che faceva. Erano tempi diversi quelli sapete? La gente protestava, scendeva in strada, lottava con forza per i propri diritti. Oggi non so cosa sia accaduto chissà cosa direbbe Valerio. 

domenica 26 gennaio 2014

La nostra identità è l'umanità - Camille Boudjak -


"Né religiosa, né nazionale, la nostra identità è l'umanità" è uno slogan regolarmente affermato dagli operai-comunisti, sia in Europa che in Medio Oriente.



In Francia, questo slogan è innanzitutto destinato a rispondere alle campagne reazionarie del governo sull' "identità nazionale" così come ai deliri sciovinisti, razzisti e xenofobi dell'estrema destra. Ma, al di là del contesto di tale o tale regione del mondo, si tratta in questo modo di rifiutare ogni nazionalismo e le pretese "identità nazionali."

mercoledì 22 gennaio 2014

BANCADITALIA - bollettino economico - N.1/2014 gennaio -

Joseph Halevi:     "Oggi (18 gennaio) durante tutta la giornata la radio (terzo programma RAI) non ha fatto che ripetere che ci sono segnali di ripresa ecc dicendo che ciò emerge dall'ultimo Bollettino della Banca d'Italia. A pagina 17 del suddetto Bollettino appare la tavola 2 che ricapitola i dati. Intanto i dati arrivano al terzo trimestre del 2013 mentre gli annunci radio parlano come se fossero del quarto. Il dato per il pil si ferma al secondo semestre ed è negativo rispetto al periodo precedente. Per il terzo trimestre tutte le poste rilevanti per l'occupazione sono negative ad eccezione della formazione di scorte e delle esportazioni ma quest'ultime, cioè la domanda estera netta, non danno un segno positivo alla variazione del pil. Come si può imbrogliare il pubblico in maniera così grossolana? Andate a pagina 17 e verificate voi. Il tutto viene fatto dipendere da una lievissima inversione nella produzione industriale ma ancora negativa. Cioè se passi da -2 a -1 sei cresciuto, per così dire (vedere figura 15, pagina 18 del Bollettino)".                     .http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/bollec/2014/bolleco1/bollec1/boleco_1_2014.pdf