mercoledì 30 gennaio 2013

Il Patriarcato fascista: come Mussolini governò le donne italiane (1922 – 1940)

Per comprendere la condizione delle donne italiane durante la dittatura di Mussolini bisogna tener presenti due interrogativi fondamentali. Primo, cosa ci fu di specificamente fascista nell’oppressione delle donne in Italia tra le due guerre? Secondo, può lo studio della condizione delle donne rivelarci una prospettiva nuova sul tipo di regime instaurato dai fascisti? La risposta è, in sintesi, che la dittatura mussoliniana costituì un episodio particolare e distinto del dominio patriarcale.  Il patriarcato fascista teneva per fermo che uomini e donne fossero per natura diversi. Esso politicizzò pertanto tale differenza a vantaggio dei maschi e la sviluppò in un sistema particolarmente repressivo, completo e nuovo, inteso a definire i diritti delle donne come cittadine e a controllarne la sessualità, il lavoro salariato e la partecipazione sociale. Alla fine, questo sistema si rivelò parte integrante delle strategie dittatoriali di rafforzamento quanto la regolamentazione corporativa del lavoro, le politiche economiche di tipo autarchico e il bellicismo. Le concezioni antifemministe furono parte del credo fascista al pari del suo violento antiliberalismo, razzismo e militarismo.                                                                                                                                                 http://eretica.noblogs.org/post/2012/11/08/il-patriarcato-fascista-come-mussolini-governo-le-donne-italiane-1922-1940/

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